GIORTÌ è ottenuto dalla vinificazione in bianco del più importante vitigno a bacca nera del Salento, è uno Spumante Extra Dry da Negroamaro, prodotto il metodo Martinotti. È il frutto di una attenta coltivazione in vigneto e di un rigoroso lavoro in cantina. È una grande e innovativa interpretazione del nostro vitigno simbolo, che sta rivelando le sue grandi doti anche in questo tipo di vinificazione. Giortì si caratterizza per un colore paglierino dai riflessi dorati brillanti, perlage sottile, ha un bel corpo, è persistente e lungo in bocca, armonico e raffinato, di beva sapida con rimandi agrumati. È perfetto negli abbinamenti con frutti di mare, ostriche, per gli aperitivi e i primi piatti a base di pesce, crostacei e insalate di mare, formaggi caprini e ovini. È sorprendente questa nuova proposta: un vitigno portabandiera del territorio si rinnova in una nuova veste, pur mantenendo intatte le proprie peculiarità. Giortì in greco significa Festa!
- tipologia: spumante extra dry
- alcol: 12 %
- formato: 750ml
- annata: 2020
- uvaggio: Negroamaro
- note di degustazione: colore paglierino con riflessi dorati brillanti, perlage sottile e persistente. Aroma particolare con sentori agrumati, raffinato, armonico. Ha un bel corpo, che rimane a lungo in bocca. È lo spumante per i grandi festeggiamenti e brindisi!
- abbinamento: frutti di mare, ostriche, aperitivi e primi piatti a base di pesce, crostacei e insalate di mare, formaggi caprini e ovini
- temperatura di servizio: 8-10°
- enologo: Giuseppe Pizzolante Leuzzi
L’etichetta del Giortì. A proposito dell’etichetta del Giortì, l’autrice, la calligrafa Marta Lagna, ci racconta: “È un’etichetta elegante, doveroso per un prodotto come lo spumante, ma anche allegra, leggera, cosi come suggerisce il significato del nome stesso, Giortì, di cui era importantissimo preservarne anche la leggibilità. Mi sono lasciata ispirare dalle forme semplici e morbide della scrittura corsiva inglese, (diffusasi nel 1700 in Inghilterra appunto) che ho interpretato ovviamente a mio modo soprattutto nei tratti decorativi, sottili e tondeggianti, affinché rievocassero facilmente le tipiche bollicine dello spumante e il senso di giovialità che inevitabilmente rimandano”. Marta Lagna: Dopo gli studi in giornalismo si appassiona alla calligrafia, studiando con i massimi calligrafi. Dall’incontro con Monica Dengo nel 2006 nasce il CIAC, il Centro Internazionale di Arti Calligrafiche e del Libro, di cui è presidente. Ha lavorato per i grandi marchi della moda e scritto testi in calligrafia e prestato la mano anche per il cinema e la televisione.